Warcraft – L'inizio
(Recenzione
azzolutamente akritika)
Oggi
film.
Dunque,
da dove cominciare? Prima scena, no, titoli di testa.
Sì,
titoli di testa: logo Blizzard e per me il film ha già vinto.
Mi
rendo conto che come metro di giudizio possa essere opinabile,
tuttavia sarò anche libero di scrivere un po' quello che mi pare,
no? Inoltre per chi come me è cresciuto a pane Diablo e
Warcraft è già tanto aver trattenuto una lacrimuccia –
anche quando ho visto il film di Dungeons&Dragons avrei
voluto piangere, ma lì era più come se mi avessero appena dato una
martellata sui – lacrimuccia, dicevamo: ah, che bello, un orco
enorme che brutalizza un guerriero. Tanta roba.
Da
bravo paria della moderna società occidentale mi sono goduto due ore
di tamarrate come non mi capitava da tanto.
Non
sono un fan sfegatato del cosiddetto High Fantasy (e nemmeno
della divisione del genere in ottomila categorie e sotto categorie,
che spesso significano ben poco e lasciano il tempo che trovano) ma
ogni tanto ci sta.
Sì,
Martin è meraviglioso, ma poi alla fine a noi ci piace che
salti fuori un mago intunicato (con tanto di scritta “Magic Badass”
sulla schiena) e scagli palle di fuoco e fulmini su chiunque nel
raggio di trenta miglia.
E
Warcraft è questo. Un grande videogioco tradotto in immagini
con in mezzo qualche attore per differenziarlo dall'intro del video
game. Godibile, e – a fronte del profluvio di ibridi
fantasy-urban-scifi degli ultimi (ormai neanche tanto ultimi) anni –
persino necessario. Perché noi sfigati siamo tanti, e sta roba ci fa
sollazzare.
Il vero inizio di Warcraft
Poi,
volendo fare il difficile, potrei sottolineare che le scenografie e i
costumi erano davvero un po' troppo “fintarelli”, ogni cosa
sembrava essere stata completata cinque minuti prima, dai tavoli
tirati a lucido ai mattoni degli archi, fino al golem e alle corazze,
inoltre ho trovato le scene di lotta un tantinello confusionarie, ma
anche questo è un trend ormai diffuso, e, ah, sì gli elfi.
Gli elfi erano veramente pessimi, sembrava gli avessero attaccato le
orecchie con la gomma da masticare, e poi gli attori erano tutti
troppo giovani e... vabbé, soprassediamo.
Però
sapete una cosa? Chissenefrega. È stato davvero bello vedere
riprodotti così fedelmente i dettagli del gioco! Le corazze, lo
stregone degli orchi... Le pistole ad ascia dei nani!
Le pistole ad ascia dei nani!
Insomma,
ogni tanto bisogna rituffarsi in questi confettoni Fantasy; a
noi che siamo lo zoccolo duro degli sfigati va bene così, e poi
chissà che nel prossimo film non si possa avere anche una pecora
che esplode...