Van Helsing
Dippiù èmmeglio!
E c'è il dottor Jekyll, e c'è Mister Hyde, e poi c'è il mostro di Frankenstein, e i lupi mannari e Dracula, e le mogli di Dracula (ah, le mogli di Dracula...). E poi c'è Igor, i duerghi, armi rotanti, balestre a ripetizione (benedicibili all'occorrenza), bombe a energia luminosa, i segreti del Vaticano, portali magici, Kate Beckinsale, e Hugh-spaccatutto-Jackman, mucche che volano e c'è anche l'ammòre!
Tutta la delicatezza e la raffinata allusività di Van Helsing.
In alta definizione, per non perdere neanche un dettaglio.
Io m'immagino gli sceneggiatori che si presentano alla produzione con una roba del genere in mano.
Uno si aspetterebbe che nella vignetta successiva i malcapitati volino giù dal trecentesimo piano del palazzo della Universal in fiamme e con la gola tagliata, e invece la risposta ai loro vaneggiamenti deve essere stata qualcosa del tipo: "Wow, figo!"
Ed è così che è nato Van Helsing.
E meno male, dico io.
Questo film ha lo spessore del laccio monomolecolare di Johnny Mnemonic e la credibilità di Renzi come leader della sinistra, però come può un maschio adulto dirsi virile e non amare questo concentrato di pura ignoranza tamarra?
Non può!
Un vero uomo, maturo, e in contatto col suo Io più profondo, non può far altro che inginocchiarsi di fronte allo scaffale, e, sollevando al cielo la sua copia del dvd, ringraziare gli dei del dono della cinefilia.
Ah! Che paura! Quegli occhi malvagi... Quei due occhi così...
Cavolo che due occhi. Sì, non riesco a distogliere lo sguardo da quei due...
Spiego meglio: ringraziare gli dei di avergli risparmiato il dono della cinefilia, cosicché lui, da servo timorato del divino ma anche orgoglioso sacco di testosterone e portabandiera dei Valori dell'odierna mascolinità, possa sfoggiare il suo apprezzamento per cotanta Pochezza sciorinata così, come se non ci fosse un domani, e andasse concentrata tutta tutta - ma proprio tutta - in quelle due orette.
Certo, qualche pecca nel buon gusto è ravvisabile.
Non credo che all'epoca le case fossero così brutte, ad esempio.
Quindi grazie Universal, grazie sceneggiatori privi di dignità e di amor proprio, grazie Stephen Sommers, che hai sacrificato la tua carriera per dirigere Van Helsing. Voi tutti sarete sempre ricordati per aver glorificato il maschio nerd e aver soddisfatto il suo bisogno di Kate Beckinsale... di donne vampiro... di avventura.
Amen.