Marion Zimmer Bradley
L'alba di Darkover
L'Alba di Darkover è una raccolta di racconti sulle iniziali fasi di vita della civiltà che si è sviluppata sul pianeta del sole rosso.
Cronologicamente questa antologia si colloca tra il libro "zero" (Naufragio sulla terra di Darkover) e i romanzi della cosiddetta Età del Caos, tra cui La Signora delle Tempeste e La Donna del Falco.
Prima precisazione: questi racconti non sono scritti dalla Bradley, ma hanno avuto il placet della scrittrice per la loro attinenza con le vicissitudini trattate nei vari romanzi.
Seconda precisazione: questo volumetto raccoglie solo alcuni dei molti racconti "apocrifi" sull'epopea darkoviana. Esistono altre antologie in cui questi sono raccolti, ma siccome non le ho ancora lette mi sembra giusto tenervene all'oscuro. Ignorante io, ignoranti voi. Oh.
Venendo ai contenuti devo dire che ho trovato l'Alba di Darkover davvero piacevole.
Non tutti i brani mi hanno esaltato, alcuni mancano quasi totalmente di climax, in altri il finale è moscetto, ma tutti sono contraddistinti da una atmosfera intimistica che è quella tipica dei libri della Bradley.
In particolare segnalo il racconto Il Dono degli Alton che in appena due paginette riesce a colpire, sorprendere e svelare retroscena rimasti inspiegati nella serie regolare, motivo per cui il racconto breve, ancillare, o spin off, come dite oggi vòiggiòvani, ha per me un fascino tutto particolare.
E' vero che nella serie (almeno nei volumi che ho letto finora) si sente forse la carenza di un po' di epos, e il carattere personalistico delle storie assume spesso una sfumatura leggermente rosa che ricorda un po' gli Harmony, per cui mi piace alternare la lettura della Bradley con altre cose (ben più grette e banali magari, ma che volete, sono maschio, ho dei bisogni primari da soddisfare), però ogni volta che ci ritorno, è come entrare in un abbraccio confortevole e caldo. Darkover è una coccola che ogni buon lettore di fantasy deve potersi concedere di tanto in tanto.
In questo senso L'Alba di Darkover si colloca alla perfezione nella grande saga. Colma lacune, spiega retroscena sulla società, sulla lingua, sui poteri psichici delle famiglie, insomma, culla il lettore di racconto in racconto dall'inizio alla fine, senza che si notino nemmeno le differenze di stile tra i diversi autori.
E poi mi ha finalmente saturato di chiarimenti sulle Pietre Matrici, i mitici artefatti che amplificano il potere mentale (laran) di chi le usa, e di cui i primi romanzi della serie parlavano a mio avviso troppo poco.
Chi non ce l'ha, insomma, se lo procuri.