Margaret Weis & Tracy Hickman
Le Spoglie del Drago - Quarta Parte
Ciclo delle Dragonships - Libro 1
E insomma, siamo giunti alla fine.
Cioè, prima di giungere alla fine ci sono volute altre cento paginette per coronare il sogno di arrivare all'agognata p.532, però ce l'abbiamo fatta.
Detta così potrebbe far pensare che mi sia annoiato, e invece...
Sì, mi sono annoiato.
Un po', perlomeno. Intendiamoci, consiglierei Le Spoglie del Drago comunque, leggerò volentieri il seguito del ciclo delle Dragonships - composto da Il Segreto del Drago e L'Ira del Drago - e sono contento di aver acquistato questi tre libri in bundle.
Solo che l'enfasi berserker iniziale si è via via mutata in una quieta lettura da salotto vittoriano per diversi motivi; innanzitutto, come sottolineato nella prima parte della recensione, non puoi mettermi sotto al naso Vichingoni VS Super-orchi e poi costringermi ad aspettare il secondo (mi auguro) romanzo prima di vedere risolto il conflitto.
Secondo, la freschezza delle prime due parti si annacqua strada facendo a causa di interi capitoli che a mio dire potevano essere risolti molto più agilmente, vedi la terza parte del libro - La Nave Fantasma.
Infine, mi ha dato piuttosto fastidio, ma questo è un dato assolutamente soggettivo, l'introduzione degli pseudo romani a inquinare la purezza dell'ambientazione nordica, perché la commistione di popoli che si rifanno palesemente a quelli realmente esistiti nella storia mi fa un po troppo Mystara (e chi - tra i vecchi all'ascolto - vuole capire, capisca).
Questi i contro.
Per contro (ah ah, capito? Per contro ai contro... Le risa! Ora però basta ridere) va sottolineato come il romanzo sia strutturalmente solido, i personaggi - primo tra tutti Skylan, il babbeo protagonista - siano ben costruiti, vivi e credibili fino a farti venir voglia di andar lì a Vichingonia a prenderlo a calci personalmente per quanto è stolido, quello lì. L'intreccio è coinvolgente e così i climax, e poi ci sono delle belle idee un po' ovunque.
Insomma, non si può dir male della cara vecchia Weis & Hickman Inc. che sforna storie fantasy da prima che molti di noi abbrancassero il loro primo d20, né della loro arte scrittoria, né della loro sorprendente capacità di creare continuamente mondi nuovi e affascinanti. Diciamo che la pecca principale di questo primo volume del ciclo delle Dragonships sta un po' nella lunghezza complessiva e nel ritmo non sempre forsennato.
Però T.J. è rimasto soddisfatto, e questo, cari miei, non è mica roba da poco.
Oh.